Light Stamp — Riccardo Bartali

La luce è stata una delle più grandi conquiste dell’umanità. La luce ha permesso all’uomo di sconfiggere la notte, fino ad un secolo fa territorio quasi inesplorato, donato ai ladri, agli assassini e ai temerari. L’uso massiccio dell’illuminazione ha concesso alle persone nuovi spazi e maggior tempo da vivere, da esplorare, da sentire sulla propria pelle, luoghi dove radunarsi e stare assieme.

Nella città contemporanea la piazza è diventato l’area dove di notte i lampioni fanno da padroni, generando luce per i giovani che vi si raccolgono per parlare e trascorrere i proprio tempo in compagnia.

Nel centro della città un ragazzo corre nella piazza annoiata e silenziosa. Consuma il proprio gesto contro un muro, lasciando un’impronta. Similmente a Prometeo che sacrificò la propria esistenza su una rupe, divorato dall’arpie, per portare il fuoco sulla terra, il giovane incarna questa essenza ieratica e salvifica: sacrificandosi permette alla piazza di animarsi e di prendere vita e ai suoi consimili di arrivare e sentirsi protetti. Sotto lo sguardo vigile di un segno impresso luminoso su un palazzo, simbolico nella sua semplcità, la notte si svolge all’insegna dell’uomo e della sua attività frenetica, del tutto estranea al cielo che fino ad allora aveva dettato legge con i suoi cicli.


Interazione 1 — Francesca Chiappa, Giulia Grassi

In un gioco di incontri si svolgono le interazioni tra le ombre e le figure a cui appartengono. Interazioni intime, dolci, sensuali, curiose, traspirano un senso di filantropia.

Ispirato ai self portrait fotografici di Andy Wharol e alla celebre scena scena in cui Peter Pan ricerca la sua ombra, questo video indaga l’espressività e la fisicità delle ombre. Racconta tre diversi stati di interazione che hanno la medesima intensità.


Il battito più luminoso — Alessandro Ariel Terranova

La luce è un impulso vitale, rappresentazione dell’animo umano. Un battito scandito dal tepore di un’unica fiamma che brucia e che per quanto piccola sia riesce ad illuminare la nostra vita. Una voce e un telefono, non serve altro per comunicare questo concept. Qualcosa è stato sottratto, qualcosa di cui non possiamo fare a meno. Un amante al telefono parla con la sua amata, se n’è andato col suo cuore, ora ne è padrone. Padrone di quella luce che li unisce e che senza la quale vivere non ha senso. Il percorso si chiude su se stesso, un’unica luce, un unico cuore, una sola vita che termina, insieme, per i due amanti.


La Città perfetta — Gemma Salvadori

“Un uomo non può camminare a caso, non sono solo i ciechi ad aver bisogno del bastone che tasti un palmo avanti o del cane che fiuti i pericoli, anche un uomo con i propri due occhi intatti ha bisogno di una luce che lo preceda, quello in cui crede o a cui aspira, anche i dubbi servono, in mancanza di meglio.” —

José Saramago, L’anno della morte di Ricardo Reis