Abbiamo conosciuto persone magnifiche ed instaurato rapporti semplici ed immediati, come piacciono a noi. Quando Francesca ci ha contattato, ciò che sapeva di noi era che “eravamo bravi” e ciò che noi sapevamo di lei era che si chiamava Francesca. Niente di più. Una chiacchierata informale in Piazza Santa Caterina col pc sulle gambe ci ha aperto un’esperienza unica nel suo genere.
Il Comitato Giovani Unesco è un gruppo di giovani ragazzi, afferenti alle più svariate discipline e formazioni, che si riuniscono accomunati dalla passione verso il mondo che ci circonda. In particolare, la vocazione Unesco è chiaramente dettata dai principi fondanti di tutela e sviluppo del patrimonio culturale di tutto il mondo. Il comitato giovani ha delegazioni in ogni regione e noi siamo stati coinvolti dal gruppo della Toscana, che gode della rappresentanza di elementi favolosi come Alice, Chiara, Massimo e molti altri. È stato per noi un grande onore avere a che fare con personalità così appassionate e di qualità, motivo per cui siamo in fervente attesa del prossimo bando per poterci associare nel comitato toscano.
Il progetto Pisa Fuori Campo nasce all’interno del programma nazionale UNESCO Edu, che ha le finalità di lavorare sull’educazione allo sviluppo sostenibile del territorio e della società, partendo proprio dallo strato “scolastico” ovvero collaborando con studenti di ogni età. Tema fondante del progetto è la diversità culturale, intesa come risorsa di innovazione e di creatività necessaria per lo sviluppo materiale ed immateriale del genere umano. Da ciò scaturisce la struttura del progetto: una serie di incontri-laboratorio con i ragazzi delle scuole di Pisa, accompagnandoli in un percorso conoscitivo non tradizionale della città in cui vivono, con l’obiettivo concreto di costruire una mappa di comunità che possa raccontare una Pisa diversa sia ai giovani compagni ed amici sia ai turisti che ogni giorno affollano Piazza dei Miracoli e magari si perdono molto della ricchezza racchiusa nei vicoli meno noti.
Il gruppo di lavoro è formato dai rappresentanti del Comitato Giovani Unesco Toscana, dall’associazione LaAV Letture ad Alta Voce, dall’associazione Sconfinando, dall’associazione 120g ed è sviluppato in collaborazione con il Comune di Pisa nella figura dell’assessorato alle politiche scolastiche e l’ufficio turistico Walking in the City. Ma l’ingrediente fondamentale sono i 16 studenti del Liceo Carducci e dell’Istituto Santoni che, supportati egregiamente da un team di docenti appassionati, hanno sviluppato il progetto con un entusiasmo travolgente.
Il nostro ruolo — e la nostra ambizione — è stato quello di insegnare a questi studenti a progettare. Ci siamo impegnati per introdurli ad un processo progettuale non banale, che prevedeva la lettura delle caratteristiche di un territorio, la loro valutazione critica, la scelta e la reinterpretazione delle informazioni, la stesura di un layout grafico e comunicativo e, per quanto possibile, la realizzazione materiale del prodotto. Gli abbiamo dato gli strumenti, sia fisici che intellettuali, necessari all’approccio olistico che richiedeva la natura del progetto. Li abbiamo supportati, seguiti, ci siamo divertiti con loro e speriamo di avergli lasciato qualcosa di nostro… la passione per la progettazione.
Il prodotto finale è stata la sopracitata mappa di comunità, Pisa community|diversity Map.
La forma scelta è quella di una mappa turistica, un flyer pieghevole e di dimensioni facilmente gestibili, utilizzando un format quadrato più fresco e originale. La necessità di impostarla come mappa turistica era contingente poiché gli studenti, al termine del progetto, sarebbero stati impegnati in un periodo di alternanza scuola-lavoro presso l’Ufficio Turistico di Pisa con l’impegno di distribuire ai passanti il loro prodotto finale, che perciò doveva rispondere alle esigenze di una mappa orientativa.
L’analisi della città è stata sviluppata seguendo il tema centrale della diversità culturale ma sono stati individuati alcuni sotto-temi per facilitare sia la lettura e l’utilizzo della mappa sia la logistica del lavoro degli studenti. I sotto-temi sono chiaramente identificabili con colori diversi e con una diversa rappresentazione grafica, ottimizzata per la comunicazione più immediata possibile pur mantenendo ricchezza e diversità di linguaggio. Per ciascun sotto-tema gli studenti hanno individuato dei luoghi per loro rappresentativi del concetto alla base e li hanno riportati sulla mappa, in modo da creare una serie di punti di interesse — e conseguenti percorsi — capaci di trasmettere la loro personale lettura della città. Ecco il significato di comunità: è una mappa creata dalla comunità stessa e perciò, oltre alla geolocalizzazione degli elementi, contiene il surplus delle relazioni e delle emozioni che solo la componente umana di chi vive al suo interno è capace di generare.
Siamo tutti molto soddisfatti del risultato ottenuto, con la piena consapevolezza che questa esperienza e questo progetto costituiscono un forte punto di partenza per una nuova coscienza del territorio, in particolare da parte dei giovani.