Di cosa abbiamo parlato
Da cosa deriva l’amore per il dettaglio calcolato su misura al millimetro? Come la storia diventa base su cui erigere le nuove costruzioni? Come viene interpretato il paesaggio, fitta trama di relazioni e stratigrafia di passaggi umani? Si intende indagare su come il professionista si interfaccia con le proprie radici culturali, il proprio tempo e i propri valori, nella progettazione che ha caratterizzato la sua vita.
Luogo
Il tema dell’attenzione al luogo vuole essere scandagliato sotto le sue molteplici declinazioni: come paesaggio fisico, quindi come condizione al contorno materica e misurabile, ma anche come presenza intellettuale e spirito del luogo, quindi come evocatore di spazi e sistemi di relazioni nel vocabolario del costruito, fatto di sentieri e segni culturali. Possibile che lo svolgimento del tema del luogo, così come è stato trattato in toscana, possa essere uno dei casi più riusciti in architettura? La narrazione di esperienze progettuali può essere un’occasione per cogliere questa inclinazioni verso la costruzione del luogo, e capire se ci sia una particolare sensibilità a far dialogare l’atto costruttivo con i fattori di unicità di un territorio.
Storia
Il panel vuole indagare su quale ruolo abbia la storia nel progetto contemporaneo, quali siano i modi e le ragioni con cui il relatore, conscio della sovrastruttura culturale della Toscana, si confronta con la storia specifica di ogni luogo in cui è chiamato ad intervenire. L’obiettivo è definire se ci sia e, in caso, quale sia la sensibilità che caratterizza questo approccio, capire se esiste una capacità particolare di leggere la stratigrafia di gesti e segni, se il riferimento storico sia oggetto di reinterpretazione e secondo quale modalità. Gli invitati verranno chiamati a riflettere sia sugli aspetti pratico-costruttivi, che su quelli teorico-culturali, che il fardello della storia implica. Si vuole indagare, inoltre, se sia ancora presente una certa traiettoria umanistica e come questa possa essersi evoluta dal rinascimento al moderno.
Artigianalità
Il panel indagherà su quale ruolo abbia oggi la componente artigianale in architettura in un contesto globale caratterizzato da processi edilizi industrializzati. Gli invitati sono chiamati ad esprimersi sull’importanza della sapienza manuale e di come questa sia radicata nelle peculiarità di ogni luogo. Si vuole scavare in profondità il concetto di “artigianalità”, intesa sia in termini di mentalità che di soluzione applicativa; definire come l’architetto toscano, cresciuto in un contesto fortemente caratterizzato dalla dimensione tattile dei materiali, dalla loro ripetizione e variazione, e da una storia di stratificata di esperimenti applicativi, spesso trasmessa da maestro ad allievo, abbia maturato un’attitudine a progettare e a ricercare soluzioni su misura, dettagli architettonici che possono essere considerati un vero e proprio fattore di bellezza nel progetto di architettura.
La conferenza integrale
24 maggio
Lecture
Sei relatori esporranno il tema su cui sono stati invitati a riflettere secondo una sequenza di interventi individuali. L’evento sarà aperto al pubblico di studenti, appassionati e professionisti (che potranno accreditare 5 CFU tramite il portale iMateria).
14:00
Registrazione
14:15
Saluti di: Marco Giorgio Bevilacqua (Università di Pisa – D.E.S.T.E.C) & Patrizia Bongiovanni (Ordine APPC di Pisa) / Introduzione al convegno di Andrea Crudeli
14:30
I panel: Artigianato (Carlo Terpolilli + Pietro Carlo Pellegrini) / Modera Marta Gnesi
16:00
II panel: Storia (Fabrizio Rossi Prodi + Paolo Bertoncini Sabatini) / Modera Luca Lanini
17:30
III panel: Luogo (Massimo Alvisi + Claudio Nardi) / Modera Riccardo Bartali
19:00
Chiusura delle attività
19:30
Aperitivo
25 maggio
Masterclass
La giornata è aperta a studenti che nella mattina si interfacceranno con i relatori in tre tavole rotonde, corrispondenti ai temi affrontati il giorno precedente, in un dialogo maieutico fra il didattico e il professionale.
09:30
Divisione delle tavole rotonde e presentazione
10:00
Inizio delle attività
13:00
Fine delle attività
13:30
Chiusura dell’evento
La lecture, divisa in panel tematici, è una presentazione orale formale per insegnare o informare su uno specifico tema. Pur essendo una forma di didattica frontale si differenzia dalla classica “lezione” grazie alla specificità dei singoli panel che rientrano sotto l’ombrello di un macro-tema unificatore. È la forma più adatta al primo giorno, aperto ad una collettività interessata del settore, perché è rapida e coinvolgente.
La masterclass è una sorta di breve corso intensivo con un contenuto specifico che mira a sviluppare abilità, competenze e conoscenze sull’argomento e permette una rapida immersione nel tema, con maggiore coinvolgimento e partecipazione. Il formato ricerca volutamente l’approfondimento sotto forma di piccoli esercizi e dialoghi sul tema: diventa quindi uno strumento idoneo e privilegiato per una didattica d’eccezione dello studente, dove questi interagisce con i docenti.
Dove
Chiesa di San Paolo all’Orto / Gipsoteca di Arte Antica
Piazza San Paolo all’Orto 20, Pisa
Nato già nell’XI Secolo l’edificio è stato prima chiesa, poi monastero delle agostiniane, alla fine collegio e poi museo e antiquarium dell’Università di Pisa. Questo luogo è denso di storia e di cultura e diventa lo scenario perfetto, affollato di calchi di statue antiche, per il progetto di Tuscanyness.
Relatori
Fabrizio Rossi Prodi
È Professore Ordinario di Progettazione Architettonica e Urbana all’Università di Firenze e al Dottorato di Ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana; ha insegnato al Master in Teologia e Architettura di Chiese della Facoltà Teologica e al Master “il progetto della Smart City”. Oltre che in Italia, ha tenuto corsi, conferenze e realizzato progetti in Germania, Inghilterra, Svizzera Estonia, Argentina, Cile, Brasile, Cina e Guyana.
Ha pubblicato otto libri e oltre cento saggi, con ricerche scientifiche sui temi del progetto urbano, degli spazi pubblici, degli insediamenti residenziali, dell’Housing Sociale e della sostenibilità.
Massimo Alvisi
Nel 2002 fonda insieme a Junko Kirimoto lo studio Alvisi Kirimoto + Partners.
Si occupa di architettura e urbanistica, lavorando a temi di riqualificazione urbana e architettonica di spazi per la cultura come il Restauro del teatro comunale di Corato (Puglia), il teatro dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli e la ristrutturazione dell’Alexandrinsky Theatre a San Pietroburgo per la realizzazione di un’Accademia Teatrale. Ha vinto premi e concorsi internazionali, tra cui l’AIT Award 2012, ed è stato in mostra alla
Biennale di Architettura di Venezia 2012 e 2016. Casabella ha pubblicato uno dei suoi ultimi lavori in Toscana: una cantina per la produzione di Vino che ha vinto il premio The Plan International ed è arrivato in finale per la Medaglia d’Oro d’Architettura.
Vince il premio Architettura Toscana nel 2017.
Pietro Carlo Pellegrini
Pietro Carlo Pellegrini ha Insegnato nelle facoltà di architettura di Genova, Venezia, Ferrara, Siena. È stato Visiting Professor alla Delft University of Technology e alla Scuola Superiore Europea di Architettura Urbana a Napoli.
Ha ricevuto il Premio Andil Opera Prima, il Premio Dedalo, la Menzione d’onore alla Medaglia d’Oro dell’Architettura Italiana nel 2003 e nel 2015, il Premio internazionale ECOLA AWARD 2006. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2002 con la mostra Lonely Living, nel 2004, nel 2010 per la sezione Archetipo/Prototipo del Padiglione Italia e nel 2014 per la mostra Innesti e nel 2013 alla Oslo Architecture Triennale.
Le sue opere di architettura e di design sono pubblicate sulle principali riviste specializzate nazionali e internazionali.
Paolo Bertoncini Sabatini
È stato membro di comitati esecutivi e scientifici nell’ambito di convegni (ADSI 2005 e 2010) e collaborato a vari eventi fra cui le manifestazioni fiorentine per la commemorazione di Anna Maria Luisa de’ Medici Elettrice Palatina, realizzando anche l’elaborazione architettonica del progetto di Michelangelo per la facciata di San Lorenzo finalizzata alla visualizzazione tridimensionale sulla fronte della chiesa (Firenze 2007); ha curato alcune sezioni all’interno della mostra “Michelangelo tra Firenze e Pietrasanta: Architettura come scultura” (Pietrasanta 2010); ha realizzato il video su “La facciata sangallesca del Palazzo Ducale di Castro. Un laboratorio rinascimentale per la reinvenzione dell’architettura classica”, per il Museo dell’architettura di Antonio da Sangallo il Giovane (Montefiascone 2010) e le ricostruzioni virtuali della facciata laurenziana di Michelangelo all’interno della mostra “Nello splendore mediceo. Papa Leone X e Firenze” (Firenze 2013); dal 2011 è Presidente del Consiglio Scientifico dell’Associazione per la valorizzazione dei beni culturali “Città Infinite”.
Claudio Nardi
L’architetto si ispira ad un approccio umanistico ed emozionale al progetto, ad ogni scala e nei vari ambiti, design, progettazione di interni, architettura o disegno urbano, cercando ogni volta di coniugare la visione d’insieme e l’attenzione per il dettaglio.
Tra i molti progetti di architettura realizzati in Italia e all’estero: il Mu.Ca (Museo della Cantieristica Navale) a Monfalcone, la Nuova Sede del Comune ed il Mocak (Museo d’arte Contemporanea nella ex-Fabbrica O. Schindler) a Cracovia, la sede della Casa Editrice Mandragora, il complesso residenziale nell’ex area Fiat a Novoli ed il Riva Lofts a Firenze, la Sede dell’Autorità Portuale a Marina di Carrara, la Vertex Tower e l’Office Building ad Amman e varie residenze private in varie città italiane e a New York, Parigi, Dubai, Abu Dhabi, Tel Aviv, Madrid. Numerosi i progetti per il mondo della moda, tra i quali Dolce e Gabbana, Ferrè, Valentino, Extè, Malo e Luisa Via Roma a Firenze.
Carlo Terpolilli
Professore associato in Progettazione Architettonica ed Urbana.
Socio fondatore di Ipostudio architetti associati.
Coordinatore del Comitato Scientifico dell’International Festival of Architecture and Media di Firenze.
Membro del Comitato Scientifico del S.E.S.V. Spazio Espositivo della Facoltà di
Architettura di Firenze.
In particolare, la sua attività ha come campo di indagine le relazioni tra la
progettazione architettonica e quella tecnologica. Tra i riconoscimenti: finalista al premio Medaglia d’oro all’architettura italiana (Triennale di Milano 2006), Biennale di Venezia Mostra internazionale di architettura, edizioni III (1985), VI (1996), VIII (2002), IX (2004),
segnalato al XIX Compasso doro ADI 2001.