Costanza Cioni


La storia di Les Halles è direttamente legata a quella del mercato che fu creato in questa stessa piazza, nel XII secolo d.C. per approvvigionare efficacemente Parigi e tutta la sua regione. Con il passare del tempo il mercato si è ingrandito, tanto che il Re Luigi VI decise di stabilire qui il centro commerciale della città. Tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 sorsero i dodici padiglioni in acciaio e vetro concepiti dall’architetto parigino Victor Baltard; nel 1969, però, il mercato alimentare venne trasferito in periferia e quindi gli edifici facenti parte di questo enorme progetto furono praticamente abbandonati.

É nel 1977 che il centro di Les Halles viene completamente ripensato. Grazie al progetto di Jean Willerval vengono realizzati un grande giardino e un centro commerciale sotterraneo legato direttamente all’immensa stazione di scambio tra treni RER e metro. Dopo appena poco più di 30 anni dalla nascita di questo “forum” nasce la necessità di una nuova ristrutturazione. I padiglioni Willervall non risultano più efficienti e non sono dimensionati per accogliere i 750 000 viaggiatori che vi transitano quotidianamente. È quindi nel Settembre del 2010 che questo cantiere prende inizio. Un lavoro completamente al di fuori della norma, con un budget finale che sfiora il miliardo di euro. L’area di cantiere copre in totale 20 000 m² su cinque livelli sottosuolo, su un sito in piena attività ed estremamente frequentato. Le limitazioni sono enormi poiché è necessario garantire l’apertura della stazione sotterranea dei treni RER, tutte le relative uscite di emergenza e, allo stesso tempo, limitare il più possibile l’inquinamento acustico della zona residenziale circostante. Disposizioni eccezionali devono essere messe in atto per quanto riguarda la logistica di cantiere, la pianificazione degli orari e l’utilizzo di tecniche, le più silenziose possibile, per il montaggio della struttura.

 

laboratorio di idee di progetto con i bambini nel cantiere

La sensibilizzazione

I primi lavori effettuati sono stati la creazione delle aeree provvisorie di gioco per i bambini nei giardini a fianco al palazzo della borsa. Durante la fase iniziale di installazione del cantiere è stata condotta una grande campagna pubblicitaria che ha coinvolto la partecipazione dei residenti della zona. In particolar modo è stata fatta un’attività con i bambini delle scuole elementari in cui essi stessi hanno potuto dare forma al progetto del loro parco giochi (il cui accesso nei giorni feriali è assolutamente vietato ai genitori) rappresentando le loro idee con dei mosaici che poi sono stati inseriti su una scultura in loco. É bello vedere come la campagna di sensibilizzazione della popolazione sia stata uno dei punti chiave nella gestione di un cantiere difficile e discusso.

 

“Cité de chantier” in orario notturno

Istallazione del cantiere

L’organizzazione della “cité” di cantiere rappresenta una vera e propria città in miniatura. Conta 480 bungalows in cui sono ospitati gli uffici dei progettisti, i refettori, gli spogliatoi e le aree di lavoro di ogni azienda che collabora alla realizzazione del progetto. Anche la circolazione dei mezzi da cantiere è fortemente regolamentata. Poiché il carico di traffico della zona è molto elevato, è stata creata una piattaforma di attesa dei mezzi all’altezza del “Louvre”; il peso dei veicoli è sempre verificato all’entrata e le ruote lavate in uscita.

 

Dettaglio di copertura con vetrate

 

Dettaglio montaggio carpenteria copertura

La “Canopée”

Le soluzioni scelte per la realizzazione della copertura sono state eseguite cercando di interferire il meno possibile con la funzionalità della stazione durante tutta la durata dei lavori. La costruzione si è svolta in più fasi: il rinforzo delle fondazioni, l’innalzamento della carpenteria metallica dei due edifici, il montaggio della copertura e, in contemporanea, il completamento degli edifici sottostanti. Comparabile alla struttura di un ponte, la copertura in acciaio e vetro che permette di recuperare l’acqua piovana e rimetterla in circolo in tutto l’edificio, risulta una delle componenti più delicate del progetto. È stata pre-montata e smontata in fabbrica per le dovute verifiche (tutte le operazioni sono state svolte nella regione dell’Ile-de-France) e poi portata in loco e rimontata pezzo per pezzo. Le più grosse operazioni di montaggio sono state effettuate, per questione di sicurezza, durante le ore notturne di chiusura della stazione dei treni e ogni incastro è stato studiato al centimetro e assemblato grazie a unioni bullonate che non necessitassero l’utilizzo di percussione di alcun tipo per limitare l’inquinamento sonoro.

Render del giardino guardando verso la Canopée

Il giardino

La metà Ovest del giardino è aperta al pubblico già da dicembre 2013, la metà Est invece prenderà il posto del sito di cantiere relativo alla struttura principale della “canopée” e quindi verrà realizzata in un secondo momento. Le aree strettamente verdi copriranno il 45% della superficie del giardino per un totale di 8000 m2. Il giardino creerà un legame tra le architetture che vanno dal XVI al XXI secolo sul lato ovest della piazza, ovvero la chiesa di Saint-Eustache e il palazzo della Borsa, e la nuova struttura.

Oggi

Il 6 Aprile c’è stata l’inaugurazione del padiglione centrale e della “canopée”, ovvero l’edificio che comprende il centro commerciale e gli spazi a tema culturale come il conservatorio e la sala hip hop. L’apertura è stata fatta con solo circa un mese di ritardo rispetto al planning iniziale. Fino ad ora le tempistiche sono state rispettate quasi completamente. Per quanto riguarda il budget, invece, c’è stato un aumento abbastanza consistente in corso d’opera, in gran parte a causa di una minuziosa bonifica del terreno non prevista e della demolizione del vecchio edifico, quindi da 802 000 000€ la cifra è lievitata quasi a un miliardo. Considerate le circostanze di lavoro, le dimensioni del progetto e le limitazioni, l’aumento dei costi, tuttavia, appare più che giustificato.

Oggi il cantiere continua a procedere, anche se da dietro le quinte. Rimane visibile solo la cité di cantiere, che in un ultimo momento sarà trasformata nella parte centrale del giardino. Per il resto l’area di lavoro è completamente sotterranea; chi passa frequentemente dalla stazione si può rendere facilmente conto che ogni giorno cambia qualcosa, nonostante essa sia funzionante a pieno regime. La fine ultima dei lavori è prevista nel 2018 con il completamento dei giardini ed il rinnovamento della stazione dei treni, che sarà potenziata e godrà di più numerosi e funzionali accessi.

A distanza di un mese e mezzo dall’apertura del nuovo “Forum des Halles” devo dire che il progetto sembra funzionare molto bene. L’estetica, anche se molto discussa, è gradevole e coinvolgente, gli spazi sono ben gestiti e razionali. Credo che una delle chiavi di riuscita di questo progetto sia stato il coinvolgimento della popolazione. Sono certa che le numerose visite guidate su cantiere, le campagne di pubblicità e le svariate attività di integramento, non solo del progetto finale, ma soprattutto del cantiere stesso con il tessuto urbano circostante, abbiano giocato un ruolo fondamentale nella vita di quest’opera, oggi ben voluta e apprezzata non solo da tutti i parigini, ma anche dai visitatori.


In copertina: https://fr.wikipedia.org/wiki/Halles_de_Paris#/media/File:Halles_de_Paris,_1863.jpg